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LEGIONELLA - Cosa è, come si trasmette, sintomi e cura

La legionellosi o Malattia del legionario è una malattia infettiva che colpisce l'apparato respiratorio, causata principalmente dal batterio Legionella pneumophila. Sebbene sia diventata nota a causa della contaminazione dei sistemi di aria condizionata, oggi la fonte di contaminazione più nota è l’acqua del rubinetto, specialmente la linea dell’acqua calda, ma anche l’acqua fredda se e quando dovesse raggiungere i 22°C.

Le legionelle, che esistono comunque in una cinquantina di specie batteriche diverse, si annidano nelle condutture e serbatoi dell’acqua e sono trasmesse attraverso l'acqua nebulizzata, per inalazione. Si è tornati a parlarne dopo che 26 persone hanno contratto l'infezione nel Comune di Bresso (Milano), tre delle quali - anziane e immunocompromesse - sono morte per complicazioni polmonari.

Legionella

DOVE SI TROVA

Come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità le legionelle sono contaminanti ambientali e prediligono i bacini idrici naturali e artificiali. Si possono annidare in acque sorgive, comprese quelle termali, in fiumi, laghi, fanghi. Da qui possono raggiungere condotte e impianti idrici cittadini, come fontane, piscine, tubature, o gli impianti sanitari delle abitazioni. Prediligono temperature comprese tra i 20 e i 55 °C, al di sopra o al di sotto di questa soglia, non sono in grado di moltiplicarsi e pertanto non sono capaci di dare infezione.

COME SI TRASMETTE

Le legionelle si trasmettono per inalazione, ossia respirando goccioline di aerosol contenente vapore infetto. Se queste goccioline sono sufficientemente piccole, di diametro inferiore ai 5 micrometri (millesimi di millimetro), penetrano più facilmente nelle vie respiratorie, dove possono diffondere l'infezione. Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana della malattia.

FATTORI DI RISCHIO

Fattori predisponenti la malattia sono l’età avanzata, il fumo di sigaretta, la presenza di malattie croniche, l’immunodeficienza. Il rischio di acquisizione della malattia è principalmente correlato alla suscettibilità individuale del soggetto esposto e al grado d’intensità dell’esposizione, rappresentato dalla quantità di Legionella presente e dal tempo di esposizione. Malgrado il carattere ubiquitario di Legionella, la malattia umana rimane rara; i tassi d’attacco nel corso di focolai epidemici sono bassi, inferiori al 5%. Purtroppo, la malattia in alcuni casi particolarmente gravi, se non repentinamente diagnosticate può risultare mortale. Il tasso di mortalità correlata all’infezione da Legionella dipende da alcuni fattori specifici come la gravità della malattia, l’appropriatezza del trattamento antibiotico iniziale, il luogo in cui è stata contratta l’infezione, le condizioni pregresse del paziente.

SINTOMI E CURA

In caso di contagio, il periodo di incubazione va da 2 a 10 giorni e i sintomi, respiratori e polmonari, possono manifestarsi in due forme. Una più lieve (febbre di Pontiac) con una febbre acuta di 2 o 5 giorni, e una più grave (soprattutto negli anziani, nei malati cronici e nei pazienti immunodepressi) che sfocia in polmonite e richiede il trattamento endovenoso con antibiotici. Il trattamento della legionellosi, essendo una malattia di origine batterica, passa soprattutto attraverso terapie antibiotiche. La febbre di Pontiac ha un’evoluzione benigna anche in assenza di uno specifico trattamento antibiotico. Tutte le altre malattie sostenute da Legionella species, dalle più comuni polmoniti, alle meno frequenti infezioni extrapolmonari, viceversa, richiedono un trattamento specifico per ridurre la probabilità di un esito infausto.

LA PREVENZIONE

La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa essenzialmente:

  • sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio). Sono considerati tali gli impianti idro-sanitari, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio
  • sull’adozione di misure preventive (manutenzione e, all’occorrenza, disinfezione) che mirano a contrastare la moltiplicazione e la diffusione di Legionella negli impianti a rischio.

Fonti: FOCUS – Istituto Superiore Sanità

Le strutture ricettive, termali o sportive sono tenute a valutare il rischio legionella nei loro impianti idrici e di condizionamento e ad adottare misure preventive e di monitoraggio (link). Questo non vale per le abitazioni private, dove non si è obbligati ad adottare misure preventive o particolari precauzioni nella progettazione degli impianti anche se oggi sono comunque disponibili sistemi di riscaldamento dell’acqua sanitaria di tipo domestico con la funzione antilegionella.

Sarebbe comunque opportuno, soprattutto in presenza di vecchie tubature o serbatoi di accumulo verificare periodicamente la contaminazione della linea dell’acqua calda (punto a maggior rischio: uscita doccia) e curare la pulizia di serbatoi e soffioni delle docce. Se non soggiornate da diverso tempo in un’abitazione (casa vacanze, abitazione occasionale) è opportuno aprire le finestre e far uscire abbondante acqua dalla doccia e dal lavabo sia della linea calda che fredda.

Per quanto tutte le misure preventive non garantiscano che un sistema idraulico o un suo componente siano privi di Legionella, esse contribuiscono a diminuire la probabilità di una contaminazione batterica grave.

Il Laboratorio TINTI srl esegue analisi Accreditate per la quantificazione di Legionella spp e pneumophila in acqua uso umano. Conoscere se si è in presenza di rischio legionella aiuta ad intraprendere le più opportune azioni correttive e preventive.

Laboratorio Tinti

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